Quando Begolo Interni mi ha commissionato questo progetto, la richiesta era chiara: rinvigorire l’identità del brand attraverso una strategia di restyling dinamica e un’esperienza cliente rinnovata. In qualità di graphic designer, ho accolto la sfida con entusiasmo, consapevole che ogni aspetto del mio lavoro avrebbe dovuto sintetizzare un messaggio coerente con i valori dell’azienda.
Fase uno: un nuovo inizio visivo.
La fase iniziale si è concentrata sulla trasformazione dell’estetica esterna. Il marchio richiedeva una nuova vita, e con un approccio strategico, ho rinnovato il logo per trasmettere modernità e affidabilità. Il colore scelto per il capannone, un grigio scuro suadente, non solo ha rafforzato l’identità visiva ma ha anche creato una cornice di contrasto per l’insegna, progettata con una cura maniacale verso la scelta dei materiali. Il risultato è stato un punto di contatto fisico con il cliente che trasmette fiducia e invita all’ingresso.
Fase due: comunicazione intenzionale
Il secondo passo del progetto ha visto la comunicazione come protagonista. Con l’obiettivo di trasformare i lavori interni in un momento di engagement con i clienti, ho elaborato un concept per le vetrine che fungesse da teaser della trasformazione interna. L’idea del buco della serratura non era solo un elemento di design intrigante, ma un potente strumento di marketing che giocava sull’effetto ‘peekaboo’ per accrescere l’interesse e la curiosità.
La decisione di utilizzare l’arancione come colore dominante per le coperture delle vetrine è stata una mossa calcolata: non solo per il suo impatto visivo ma anche per il suo potere di attirare lo sguardo in un contesto urbano. Questa scelta ha trasformato una necessità – quella di oscurare i lavori – in una tattica di marketing, convertendo ogni passante in un potenziale cliente intraprendente e curioso.
Il restyling di Begolo Interni non è stato solo un cambio di facciata ma un vero e proprio esercizio di branding, che ha visto la collaborazione tra marketing, design e strategia aziendale. Il mio ruolo come tramite tra l’azienda e il suo pubblico è stato cruciale nell’assicurare che il messaggio di rinnovamento fosse non solo ascoltato ma anche vissuto.
Con il completamento di questo progetto, Begolo Interni ha consolidato la sua posizione come leader innovativo nel settore dell’arredamento di interni, promettendo ai suoi clienti un’esperienza all’avanguardia, già a partire dal primo sguardo.
L’effetto Peekaboo
L’effetto “peekaboo” nel contesto del marketing e della comunicazione visiva si rifà al gioco “cucù” ben noto nell’infanzia, dove un oggetto o una persona si nasconde e riappare, creando un senso di sorpresa e divertimento. Nel design e nella pubblicità, questo concetto viene utilizzato per attirare e mantenere l’attenzione del pubblico tramite l’anticipazione e la rivelazione.
Applicato ad esempio all’abbigliaggio delle vetrine di Begolo Interni, l’effetto “peekaboo” viene usato metaforicamente per descrivere il modo in cui il design delle vetrine oscurate, con il buco della serratura, invita i passanti a dare un’occhiata all’interno. Questo stimola la curiosità e il desiderio di scoprire di più, spingendo le persone a interessarsi all’evoluzione dello showroom e a quello che verrà svelato dopo il completamento dei lavori. È una tattica efficace per creare attesa e coinvolgimento, incentivando il pubblico a ritornare per vedere il risultato finale del restyling.