La Celebrazione Gitana di Sainte Marie de la Mer

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Festa Gitana Sainte marie de la Mer - Camargue

Ogni anno, il 24 e 25 maggio, un piccolo angolo di Provenza si trasforma in un crogiolo di fede, tradizione e cultura gitana. Sainte Marie de la Mer, con le sue spiagge battute dal vento e le stradine acciottolate, diventa teatro di un incontro straordinario: la festa gitana in onore di Santa Sara, la patrona dei Rom e dei Sinti. È qui che la spiritualità e il profano danzano insieme, sotto gli occhi di migliaia di pellegrini e curiosi, venuti da ogni angolo del mondo per essere parte di questa celebrazione unica.

Quest’anno, come in molti altri passati, ho il privilegio di immergermi nuovamente in questo incredibile mosaico di vita, colori e emozioni con la mia fedele compagna: la macchina fotografica. La mia missione? Catturare l’essenza di questa festa attraverso l’obiettivo, fissando in ogni scatto la poesia di momenti efimeri, sguardi, sorrisi e danze che raccontano storie di comunità, fede e libertà.

La mia avventura fotografica a Sainte Marie de la Mer non è nuova. Già nel 2018, le immagini raccolte nelle terre selvagge della Camargue e tra i gitani di questa antica festa hanno trovato casa e risonanza presso il prestigioso Palazzo Moroni a Padova, in una mostra intitolata “Camargue e gitani: le foto di Giorgio Maggiolo”. Come ricordato in un articolo del Corriere della Sera (Veneto), questa esposizione non è stata solo un trionfo personale, ma un ponte gettato tra culture, un invito a guardare oltre i pregiudizi, attraverso la bellezza cruda e autentica che solo la fotografia sa offrire.

Ritornare a Sainte Marie de la Mer è un rinnovamento di questo viaggio interiore ed esteriore. È un’opportunità per riassaporare l’atmosfera elettrica di questa festa, per riunirsi con volti conosciuti e scoprirne di nuovi, per documentare la continuità e l’evoluzione di una tradizione che non smette mai di affascinare e ispirare.

Ogni scatto sarà un capitolo di questa storia senza tempo, un tributo alla resistenza e alla vivacità della cultura gitana, così come un’esplorazione personale del significato di appartenenza, spiritualità e identità. Attraverso queste immagini, spero di trasmettere non solo la bellezza esteriore di questi momenti catturati, ma anche l’emozione palpabile e l’intensità che si possono percepire solo stando immersi tra la folla, tra i canti e le preghiere, sotto il cielo di Sainte Marie de la Mer.

Rimanete sintonizzati sul mio blog per un racconto visivo di questa esperienza unica, dove condividerò con voi non solo le fotografie scattate, ma anche le storie che si celano dietro ad ogni immagine, in un viaggio che va oltre il visibile, per toccare l’anima di questa affascinante festa gitana.